Il Parco Secolare

Il Parco si estende per circa 125.000 metri quadrati, nel paesaggio collinare dei primi contrafforti delle Prealpi orobiche, nell’Alta Brianza. Sul finire dell’Ottocento fu ampliato dalla Contessa Ercolina di Castelbarco, annettendo terreni di proprietà, coltivati a vigneto ed a gelsi, che alimentavano la filanda d’Imbersago per la produzione della seta, e fu trasformato in giardino all’inglese, con la messa a dimora sia di essenze di pregio, sia di latifoglie autoctone. Il Parco, dove può riposare l’occhio e lo spirito, è un’oasi naturale per uccelli ed altre specie d’animali, poiché al suo interno è proibita la caccia. La Proprietà, completamente cintata e dotata di un ampio parcheggio privato e fuori vista, può soddisfare le esigenze di chi predilige un ambiente ricercato, come di chi ama gli ambienti rustici. Eleganza, riservatezza ed esclusività sono le principali prerogative. La...

La Storia della Famiglia Castelbarco

I Castelbarco, una grande Famiglia e una grande storia che principia nel secolo XI o prima. Da Guglielmo il Grande, all’eccezionale carriera militare dei figli di Giovanni Castelbarco al servizio dell’Imperatore Massimiliano. I Castelbarco saranno Conti dell’Impero e diplomatici in Europa. Alla fine del Seicento s’insedieranno a Milano dove trarranno legami matrimoniali con i Visconti e altre grandi famiglie come Litta, Simonetta, Pindemonte, fino agli Albani di Urbino e Roma, grazie ai quali acquisiranno il titolo principesco. * Seguire la storia della Famiglia Castelbarco vuol dire attraversare successi e fallimenti, uccisioni ed eroismi, enormi ricchezze e sperperi, e al contempo vivere la storia d’Italia e d’Europa. Le lotte fra Guelfi e Ghibellini, la formazione delle Signorie, la lunga contesa fra Brandeburgo e Lussemburgo per la conquista del trono Imperiale, l’ascesa degli...

I Castelbarco dal Rinascimento all’Ottocento

Il Rinascimento: i Castelbarco tra Venezia e gli Asburgo Nel 1497, Antonio Castelbarco, già alleato dei veneziani, risolse di schierarsi al fianco degli Asburgo e accettò l’investitura da Massimiliano I d’Asburgo, conte del Tirolo. Nel 1508, mentre la Lega di Cambrai voluta dall’Asburgo combatteva i veneziani, la popolazione della Val di Gresta scacciò le truppe della Serenissima ma fu solo a seguito della Battaglia di Agnadello (14 maggio 1509) che la Val Lagarina e il basso Trentino si liberarono dei veneti passando sotto l’egida dell’Austria. I Castelbarco di Gresta, unico ramo sopravvissuto dell’antica famiglia, rimasero padroni delle giurisdizioni tirolesi di Castelbarco e Gresta: quest’ultima comprendeva i paesi di Ronzo, Chienis, Varano, Pannone e Valle; Mori era uno dei “Quattro Vicariati”, con Ala, Avio e Brentonico, la cui...

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